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4. RIFINITURA
4.1. Descrizione lavoro/mansioni
L'operazione di rifinitura è usualmente automatica.
I pezzi ancora aderenti allo stampo sono attaccati da ventose che li sollevano dallo stampo e li collocano sul piano di rifinitura, mentre gli stampi sono rinviati, su nastri trasportatori, alla foggiatura.
Terminata la rifinitura, il pezzo giunge al piano di scarico, da dove un operatore lo preleva e lo colloca sui carrelli.
I pezzi subiscono ora una seconda essiccazione, utilizzando il calore prodotto dai forni, o mediante l'impiego di essiccatoi con ciclo di circa 24 ore.

A questo reparto sono collegate varie mansioni:
1) Rifinitura in automatico
L'addetto a tale reparto deve provvedere a scaricare le pile di piatti dalle macchine di foggiatura e verificare che la rifinitrice funzioni a dovere producendo semilavorati con bordi regolari ed arrotondati. Inoltre deve porre i piatti di base per l'appoggio dei piatti rifiniti.
La rifinitrice lavora con sbavatori muniti di spugne umide.

2) Rifinitura in automatico - tazze
L'addetto funge da supervisore in una o più linee di produzione automatica di tazze, verifica il corretto funzionamento degli organi di foggiatura (costanza dimensionale) e di rifinitura (qualità dei bordi) e scarica le tazze secondo la loro impilabilità deponendole su carrelli mobili a ruote, muniti di tavole di legno di supporto.
Lo stesso provvede anche al carico dell'impasto, operazione meno gravosa che quella relativa ai piatti vista la diversa resa numerica per quantità di prodotto.

3) Produzione manici
L'operatore, dopo aver alimentato il distributore con filotti di pasta appositamente estrusi, provvede a "sgrossare" il manico ottenuto staccando sbavature maggiori presenti. Inoltre provvede alla pulizia con apposita spazzola dei due semistampi apribili. Il manico posto su di un nastrino scorrevole arriva all'operatore che dopo averlo sgrossato, lo sposta in apposite vaschette di stoccaggio.

4) Taglio sagomato manici
Dalle vaschette sopra indicate il manico è preso e su una ruota con divisore, nella quale una lama posta sulla stessa circonferenza della tazza, provvede a realizzare un taglio dei manici con simmetria polare.
L'operatore quindi riprende e controlla il manico finito e lo ripone in una vaschetta di plastica, che è data alle operatrici "attacca manici".

4.2. Materie prime e materiali accessoriSono le stesse materie prime del reparto foggiatura par.3.2
Le madreforme e gli stampi
Per la preparazione delle madreforme e degli stampi si impiega gesso, generalmente di provenienza italiana o francese.
La proporzione dell'impasto è di circa 2: 1 con l'acqua.
Il gesso contiene quarzo come impurità non superiore allo 0,5% circa. Mentre per la preparazione delle madreforme sono utilizzate anche resine bicomponenti.

4.3. Attrezzature e macchine
1) Rifinitura in automatico
- Rifinitrice automatica, con sbavatori muniti di spugne umide.
2) Rifinitura in automatico - tazze
- Rifinitrice automatica.
- carrello
3) Produzione manici
- distributore
- spazzola per la pulizia degli stampi
- vaschette di stoccaggio
4) Taglio sagomato manici
- vaschette di stoccaggio
- ruota con divisore munita di lama

Tabella 3. REPARTO RIFINITURA
Figura professionale Principali operazioni Fattori di rischio
Addetto alla rifinitura dei piatti -Deposizione delle pile su macchina

-Asportazione delle pile rifinite
Polvere (S.L.C.)


Urto con superfici taglient

Danni da organi in movimento

Movimentazione manuale dei carichi

caduta piatti sui piedi

infortuni

rumore

Gas compressi ed infiammabili