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La normativa su classificazione, imballaggio ed etichettatura di sostanze e preparati pericolosi.

L'obiettivo della Unione Europea, da raggiungere attraverso l'applicazione della normativa sulla classificazione, imballaggio ed etichettatura delle sostanze e dei preparati pericolosi, di avere un sistema unico di individuazione dei pericoli associati all'Uso di sostanze chimiche e di conoscere il più possibile tali pericoli prima che le sostanze vengano commercializzate ed utilizzate, con eventuali conseguenti danni per la salute umana e per l'Ambiente. Inoltre questa normativa viene richiamata anche da quella riguardante la classificazione dei rifiuti e da quella relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose (nota come "direttiva Seveso 2" recepita con il D. Lgs. 12 agosto 1999, n. 334).
Gli strumenti con cui le informazioni sulla pericolosità delle sostanze e dei preparati commerciali vengono divulgate sono l'etichetta e le schede dei dati di sicurezza.
La normativa sulla classificazione, imballaggio ed etichettatura delle sostanze e dei preparati pericolosi abbastanza complessa e la sua complessità amplificata dal fatto che negli anni ha subito molte modifiche, anche sostanziali, e che viene continuamente aggiornata: cambiano i criteri di classificazione e sono presi in considerazione "nuovi" pericoli, aumentano le sostanze etichettate ufficialmente, vengono riviste le classificazioni precedenti etc.
Nonostante che l'etichetta e la scheda dei dati di sicurezza siano i primi ed essenziali strumenti per fare la valutazione dei rischi per l'uomo e per l'Ambiente, associati all'uso di sostanze chimiche, per attuare procedure e misure di prevenzione, per programmare la sorveglianza sanitaria dei lavoratori, si ha la sensazione, confermata anche dai pochi dati a disposizione, che questa normativa sia spesso “trascurata” sia dagli operatori della prevenzione e della protezione ambientale, che non usano al meglio gli strumenti che la normativa fornisce e non esercitano molto spesso funzioni di controllo sull'attuazione della stessa, sia dai produttori/fornitori di sostanze e preparati pericolosi, che non dimostrano di porre sufficiente attenzione nel compilare le etichette e le schede di sicurezza (ad esempio circolano troppo spesso schede in lingua non italiana e non viene applicata la "regola dell'etichettatura provvisoria").

  1. La storia ed i contenuti
  2. Campo di applicazione
  3. Classi di pericolosità
  4. L'etichetta
  5. La scheda dei dati di sicurezza
  6. Rischio cancerogeno